giovedì 20 marzo 2014

In silenzio

E' successo di nuovo, e quest'anno sembra accadere troppo spesso. E' morta un'altra persona cara, e anche questa volta non riesco a partecipare ai funerali. Non riesco a dargli un saluto che meriterebbe. Sono tutt'altro che una fan dei funerali, quelli della famiglia se posso li scanso, anche con scuse banali. Mio padre all'ultimo (di una zia che non credo di aver mai davvero conosciuto) mi ha detto "prima o poi ce ne sarà uno che non riuscirai ad evitare!"

La persona che è morta ha affrontato una lunga malattia polmonare e quindi da molto non lo vedevo, chiedevo informazioni sul suo stato di salute, ma arrivavano dalla famiglia poche e sporadiche informazioni.

G. era un uomo di una cultura davvero ampia, studioso, di quelli che non solo hanno fatto le scuole alte, ma che nella vita approfondiscono, ricercano. Me lo ricordo da bimba, per il suo modo di scherzare, sempre, anche nelle occasioni che sembravano più serie. I suoi modi poco convenzionali gli avevano procurato purtroppo una buona dose di pettegolezzi da paesino alle spalle. Sembrava che la cosa non lo toccasse molto. Forse però non era così. Critico, ma non per questo non disposto a darti il suo appoggio.
Amavo sentirlo parlare, sapeva guidare la mente su ragionamenti anche molto complessi con un passo accessibile. Riusciva ad aprire canali incredibili davanti ai nostri occhi. Contemporaneamente, e questo è sbalorditivo, riusciva ad avere la semplicità e la capacità di parlare ai bambini, con le sue barzellette e le sue sciocchezze dette sempre con la faccia seria.
Certe sue frasi, certe cose che ci ha detto, quando ero bambina, ancora le ricordo. Una volta parlando dei ragazzini che si innamorano disse: "Non credete a chi scrive "Ti amo" a caratteri cubitali sui muri, non credete a chi ve lo urla nella folla, per la strada. Credeteci invece se ve lo sussurrano all'orecchio, se ve lo dicono con timidezza e un po' di imbarazzo. Perché l'amore è un sentimento delicato, che va protetto e accompagnato. Non si può urlare. Non si può scrivere sui muri."
E allora sia, non piangerò il mio dolore davanti a tutti, sussurrerò un saluto da lontano, farò scendere una lacrima in silenzio ricordando tutte le parole che sono rimaste nel mio cuore.

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