venerdì 31 ottobre 2008

Halloween?! No grazie!

Foto from Flickr

Volevo esprimere un sentito e sincero ringraziamento alle maestre dell'asilo dove lavoro per avere oggi festeggiato con i bambini la festa della castagna e non la festa di Halloween! Lo so, detto dalla Teacher può sembrare strano, ma un conto è insegnare ai bambini che in giro per il mondo ci sono tante feste diverse, un altro è mandarli in giro vestiti da mostriciattoli a chiedere dolcetto o scherzetto a della povera gente che a volte non sa neanche perchè stia succedendo tutto ciò!
Non vi sognate di venirmi a dire che questo è un inevitabile processo frutto della Globalizzazione, perchè questi sono i lati della globalizzazione che più mi fanno paura. Distruggere le tradizioni vere di un paese, di una cultura per omologarle in un unico prodotto commerciale non è un prodotto della globalizzazione, ma solo dell'economia! (e di quella di basso livello, aggiungerei!)
Non sono una conservatrice a tutti i costi, ad esempio sono molto contenta che esistano nel nostro paese svariati e numerosi posti dove si può mangaire un Kebab, perchè quello è segno di un popolo, di una cultura che si sta integrando alla nostra (o che almeno ci prova) e offre contemporaneamente a loro di vivere una loro tradizione, attraverso la cucina di alcuni piatti tipici, e a noi di entrare in contatto con questa cultura, usufruendone.

Nel festeggiare Halloween non leggo niente di tutto ciò ma solo una grossa operaione per aumentera i futili consumi.

"Ma che c'è di male nel fare un po' di festa?!" Niente. Ma non abbiamo mai avuto bisogno di vestirci da streghe o mostri per festeggiare!

mercoledì 29 ottobre 2008

Non c'è più il cinema di una volta!

Non ci credo, che dovrò aspettare fino al 26 novembre!!

Questo film è uscito in (quasi) tutta Italia il 17 di ottobre ma nella mia città non c'è un cinema che lo ha messo in programmazione prima del 26 novembre!! Che oltretutto è un mercoledì!

La gente sta lentamente e inesorabilmente impazzendo, non ci trovo altra spiegazione logica!

domenica 26 ottobre 2008

La mia tribù

"certo che siete una bella tribù!", così aveva commentato la nostra conoscenza la morosa di mio cugino (che non è proprio mio cugino, ma il figlio della cugina di mia mamma, ma io ho risolto da anni i problemi di nomenclatura: chiamo cugini tutti quelli che per età potrebbero esserlo, e non hanno un grado di parentela ben definito). Probabilmente da poco aveva conosciuto parte di questa "tribù". Siamo ben sparpagliati, in quasi tutto il Veneto e anche all'estero. Io stessa non conosco tutti i miei parenti, e non conosco neanche tutti quelli che mi conoscono, o mio papà dice che dovrei conoscere perché magari li ho visti una volta quando avevo 3 anni... Possono sembrare ingombranti ogni tanto, perché ormai annoveriamo una serie di zie anzianotte che per delle mezz'ore sono capaci di parlare solo di disgrazie, che ti salutano almeno 3 volte prima di andare via sul serio, e che ti parlano di cose che non capisci, non conosci, e di cui ti interessa anche molto poco! Ma in fondo a me piace molto questa cosa della famiglia numerosa, anche perché noi cuginetti piccoli in quei momenti ci divertiamo a fare la conta di quelli che non conosciamo e ci salutano come se li avessimo visti tutti i giorni della nostra vita!

Comunque questa grande tribù non si riunisce così spesso, ma come ogni buona tribù che si rispetti si stringe intorno a chi soffre, consola e aiuta, e partecipa del dolore in modo anche poco discreto alle volte, che può acuire il dolore di chi ha perso qualcuno di caro, ma così è, e così dobbiamo accettarla... Per quanto sparpagliati possiamo essere, se succede qualcosa ci si raccoglie tutti, non importa quanti chilometri ci siano da fare o quanti mezzi bisogna prendere, anche in giornata ci sono tutti, o quasi...
Poi quando rimangono gli ultimi cocci da tirar su, rimane la piccola tribù, quella che c'è quasi tutti i giorni, che ogni tanto si divide, ma alla fine si ritrova sempre, quella che si capisce senza tanto bisogno di parole, quella che se c'è bisogno c'è sempre, anche prima che ti ricordi di chiamarli, che si ritrova sempre intorno ad una tavola imbandita, quella che ha visto al suo interno qualche incomprensione, che le generazioni più giovani hanno poi risolto, quella dove il più piccolo ha 4 anni e se ne approfitta perché è il più carino e coccoloso di tutti...
Insomma la mia famiglia, di cui mi sono riappropriata da qualche anno, che amo follemente, anche quando mi fanno arrabbiare, di cui mi sento ora davvero parte per aver lottato per essa. Perché può sembrare che ci sia voluto poco a separarci, ma ci è voluto ancora meno a riunirci, e adesso che una parte sta soffrendo, soffriamo tutti, e ci vogliamo stare vicini anche se di chilometri a separarci ce ne sono molti...

giovedì 23 ottobre 2008

Ho la mente annebbiata... Troppi pensieri nella mente e troppa fatica a riordinarli, non ne ho voglia! Posticipo, finchè posso e quando non potrò ci sbatterò il naso davanti. Che poi tutta questa tranquillità addosoo non ce l'ho, ho molta ansia rispetto al mettere un po' di ordine in quel che faccio, ne sento il bisogno. Ma non ne ho voglia. Non adesso.

martedì 14 ottobre 2008

Ho letto un libro bellissimo...

... iniziato con un po' di scetticismo perché non compro quasi mai i cosiddetti best-seller, e dopo le prime pagine l'ho praticamente divorato!
La storia, va detto non è banale, ma nemmeno delle più elaborate, ma la scelta vincente è il punto di vista, una scelta forse un po' retrò (il narratore in prima persona) dell'autrice ci fa vedere il mondo con gli occhi di Griet che viene presa a servizio nella casa del pittore Vermeer. Piano piano si iniziano a vedere le cose con i suoi occhi, si arrossisce insieme a lei quando al mercato gli occhi del figlio del macellaio incontrano i suoi, ci si impaurisce quando il signore che commissiona i quadri a Vermeer gli fa visita e davanti a tutti fa apprezzamenti sulla nuova domestica, si va dentro lo studio con lei cercando di immaginare i quadri che lei vede e la disposizione degli oggetti nella stanza...
Non sono sicura che ci sia una storia d'amore dentro, di sicuro c'è una forte attrazione tra lei e il suo padrone, fatta di parole non dette, di gesti, di sguardi, di atteggiamenti...

La cosa che più mi ha stupito è che nonostante abbia letto il libro in lingua originale le sensazioni dentro di me erano fortissime. Di solito quando leggo in inglese, per quanto capisca bene quasi tutto, mi rendo conto che non è come leggere nella mia lingua madre. Alcune parole sfuggono subito dopo averle lette, non rimane la sensazione quando chiudo le pagine del libro per riprenderlo più avanti e non riesco a focalizzare le espressioni così come faccio nella mia lingua madre... Questo ovviamente non ha fatto altro che farmi apprezzare ancora di più questa lettura.

lunedì 13 ottobre 2008

La devo piantare...


... di fare la figa dicendo "Io sono una che si ammala pochissimo!". Storicamente ogni volta che lo dico mi prende almeno almeno un raffreddore da chilo se non di più!
Venerdì sera già respiravo a fatica, sabato mattina mi alzo, dopo una notte passata a girarmi nel letto nella speranza di trovar pace, e vado ad una laurea, anche se star bene è proprio un'altra cosa, pensando che forse mi sentivo così per essermi svegliata troppo presto anche di sabato mattina... Poi durante il rinfresco inizio a sentire il mal di gola, febbre che vien su e neanche parlarne del raffreddore... Ecco, col senno di poi, forse, in tali condizioni bersi 2 spritz (per quanto degnamente accompagnati da qualcosa di solido che "fa fondo") non è proprio la cosa migliore che uno possa fare, ma si sa, alle lauree bisogna brindare! Torno a casa con una testa che pesa almeno 2 quintali e dato che svariati impegni mi attendevano nel pomeriggio, dopo essermi misurata la febbre, 37.4 (lo sapevo maledetta bastarda!), decido di andare a letto un po': "Ma sì, mi riposo un po' e mi passa!"
No, non ci credevo neanche un po', ma ci speravo! Faccio mezz'oretta di nanne tra le 2 e le 4 e quando mi sveglio inizio a mandare sms per spiegare che non ci sarò dove devo esserci e non andrò dove devo andare... pomeriggio in poltrona, quando inizio a sentirmi leggermente meglio mi rimisuro la febbre: 38! Ottimo!

Tutto questo perché il giorno prima avevo trovato un mio amico, il quale mi ha fatto notare che ero raffreddata (no, pensavo andasse di moda mettere le "b" al posto delle "m" e le "d" al posto delle "n" quando parlo!), e mi ha spiegato che anche a lui era venuto il raffreddore, poi un giorno di febbre e altri 3 giorni sfebbrato per smaltire definitivamente il raffreddore! (mortacci....)
Io, che ovviamente non contemplo giorni di malattia nel mio calendario, ho risposto "Ti puoi immaginare, io non ho tempo di ammalarmi!"

...devo proprio smetterla di dire certe cose...

lunedì 6 ottobre 2008

Bentornata all'asilo!


Giovedì ho ricominciato all'asilo, anche quest'anno 4 classi, 2 di bambini di 4 anni, e 2 di bambini di 5 anni. Quelli di 5 li conosciamo già, quelli di 4 sono un mondo tutto da scoprire ( e soprattutto 40 nuovi nomi da imparare!). Giovedì è stata la prima lezione, iniziamo a far conoscenza, e dopo i primi 40 minuti e le prime 4 caccole da naso pulite, penso che per la prima giornata posso considerarmi soddisfatta! Finché non mi siedo tra i bambini, e inizio a percepire un inconfondibile odore di cacca. Allora con discrezione inizio ad annusare i due nani che stanno vicino a me, e alla seconda annusata è subito chiara la fonte. "Federico, devi fare la cacca?" "Sì!" (col sorrisetto anche...) "Che dici andiamo?" "Sì!" "Non è che l'hai già fatta?" "Un po' " (Ah, c'è pure dell'altro) Mi avvicino alla mia stimatissima collega e le sussurro la magica parolina (cacca) e lei fa un passo indietro mi indica la porta e soggiunge: "Tutto tuo!" (Grazie Silvia, è per questo che mi piace essere in due ad insegnare, perché possiamo darci una mano nei momenti difficili!) Rassegnata mi avvio al bagno con Federico a debita distanza (sarà anche santa, ma puzza...), e per fortuna lì vedo la sua maestra e le sussurro: "Federico ha fatto la cacca!" E lei per nulla turbata: "Ah, Federico hai fatto la cacca? Vai in bagno che intanto ti vado a prendere la roba per cambiarti!" Ah, quindi siamo degli habitué?! Bene, buono a sapersi! Neanche un secondo dopo esce l'inserviente e aggiunge "Federico hai fatto di nuovo la cacca?! L'avevi già fatta stamattina!" Bene, anche più volte al giorno! Ottimo, sarà un anno mooooolto divertente!

domenica 5 ottobre 2008

In gita!

Giovedì e venerdì più che una gita è stata una faticaccia!
Partenza per Roma ore 17, arrivo alle 22.30, poi la mattina levataccia alle 7 e mentre mia sorella va in studio di registrazione io faccio la turista: cartina della città con evidenziati monumenti, occhiali da sole, macchina fotografica e via!



Inizio a girare la città senza entrare nei musei, ma passeggiando semplicemente per le vie e cercando qualche bella angolazione per le mie foto, ogni tanto consulto la cartina per decidere quale sia il prossimo obiettivo e penso "finchè non mi fan male i piedi cammino, poi prenderò un autobus o la metro.


A chi mi ferma nella mia passeggiata devo ripetere più di qualche volta che sono italiana, perchè mi parlano in inglese "Excuse me...ah, sei italiana?!", ma mi piace questa abitudine che da me al nord si è un po' persa, di offrire un sorriso e una parola anche ad uno sconosciuto, di fermarsi a chiaccherare anche con chi si è appena seduto in treno in fianco a te, e augurargli una buona permanenza quando si scende dal treno.
La familiarità con cui un negoziante mi accoglie e la disinvoltura che trovo da queste parti mi piace sempre, e penso che non è sempre vero che al nord siamo più freddi e meno ospitali, ma è vero che ci stiamo perdendo qualcosa, il piacere di dire un buongiorno a chi semplicemente incontriamo...

sabato 4 ottobre 2008

oroscopi...


Oggi sono in negozio dalla Donatella perché le ho portato un cd da ascoltare e ho del tempo da perdere. Ad un certo punto entra una ragazza che per motivi diversi conosciamo tutte e due. Si ferma un po' a chiedere un consiglio per un regalo e a far due parole poi esce, io dico una cosa su di lei e Donatella mi risponde: "Ma sai, lei è della vergine..."

...e io mi chiedo come una persona razionale e dotata di buon senso possa dare questo tipo di spiegazioni al comportamento delle persone... Poi mi ricordo anche che io la adoro, forse proprio perché è fatta così!

mercoledì 1 ottobre 2008

Quando uno è bravo....



Sto ascoltando la Simple Symphony, e sempre più mi convinco che Britten è un genio. Sì, perché a 7-8 anni comporre sta roba qui... che poi l'avrà rielaborata meglio son d'accordo, ma è stupenda e anche moderna, e senza bisogno di inventarsi suoni aspri e fastidiosi, senza mettere a duettare porte e respiri come hanno fatto altri, senza prenderci in giro, noi ascoltatori indifesi in balia delle tendenze e del genio di musicisti che nel '900 ci han fatto sentire davvero di tutto...
Poi se qualcuno ha ancora dei dubbi si vada per piacere a sentire Ceremony of Carols. Bisogna essere un genio anche solo per pensare ad un coro di voce bianche accompagnato dall'arpa. Perché è una roba semplicissima, così semplice che se non sei un genio non la pensi...


(non esattamente un coro di voci bianche ma la migliore che ho trovato)

Miracoli della tecnologia(?)

Stamattina apro Facebook (giuro che sto cercando di smettere...) e trovo una richiesta di amicizia. Bene! Mi fiondo a vedere chi è, e mi fermo davanti al computer immobile per circa 10 secondi...

MA CERTA GENTE NON HA NESSUNA DECENZA!

No, non è che ci fosse una foto pornografica, è che suddetta persona era in classe con me alle medie, e l'ultimo anno eravamo anche diventate tanto amiche, tipo che l'estate prima di passare in prima liceo uscivamo tutti i giorni insieme e quando io non ero a casa sua lei era a casa mia. Poi il passaggio al liceo, veniamo messe in due classi diverse e di punto in bianco mi tratta come se non mi conoscesse! Va bene, o meglio... lì per lì me la sono anche presa abbastanza, poi uno impara ad ignorare la gente...
La mia è una cittadina abbastanza piccola, per cui capita spesso e volentieri che la veda in giro, lei fa finta di niente e non mi saluta, va bene, ci sono abituata!

MA POI NON MI FAI RICHIESTA DI AMICIZIA SU FACEBOOK!


come quelli che non vedi da anni, l'ultima volta che vi siete salutati sono seguiti due ore nette di improperi e a Natale ti arriva l'sms "Ti auguro un Natale pieno di gioie e felicità"! Basta non spingere il tasto 'invia a tutta la rubrica', e selezionare le persone... Non che gli auguri non facciano piacere, ma l'ipocrisia è passata di moda anche a Natale!