mercoledì 28 maggio 2008

leggerezza

foto da Flickr
Bene! Direi che ufficialmente è arrivata l'estate! sì, lo so che non è ancora giugno, ma le gonne hanno iniziato ad uscire dall'armadio, segno più che tangibile che il caldo si fa sentire (e anche l'afa qui nella bassa padana...).
Qualche anno fa detestavo mettermi in gonna, piuttosto la morte! Ora invece attendo quasi con ansia il momento di tirari fuori le gonne leggere, la gonna di lino verde con lo spacco in parte, con cui non si può andare in bici ma che svolazza in parte se cammino di fretta... Quella marrone larga che svolazza davanti e dietro quando faccio le scale, o quella beige che si muove appena sotto le ginocchia... Penso che quello che più mi piace sia proprio quello svolazzare in giro, e allora il passo d'improvviso è più leggero ti par quasi di non poggiare i piedi per terra...

martedì 27 maggio 2008

INDANAGO

"Mi raccomando children, nome e cognome dietro il disegno!"

...

"Hai finito Lorenzo? Grazie!"
"..."
"Lorenzo! Cosa c'è scritto qui?!"
"... volevo scrivere indiana jones..."
(ma l'unico bocia col senso dell'umorismo a 5 anni dovevo trovarlo io?!)
"Lorenzo, vieni qui!" ... "Indiana Jones si scrive così!"
sorriso

lunedì 26 maggio 2008

Oroscopo del giorno

Gemelli:
Cercate di uscire con pochi soldi in tasca, perchè tanto li finirete tutti nell'arco della mattinata. Se vi trovate nei pressi di una libreria (in particolare la Feltrinelli, e in particolare la sezione International), girate al largo.
Marte in quarta casa in opposizione a Saturno che continua a girare intorno a Venere ma con poche speranze, non favorisce i progetti a lungo termine... o forse sì?! Viaggi annullati per questa settimana, impegni: sempre troppi!
Mettetevi a studiare!

Learning grammar...



Male student:
"You sure do make love good."
Female teacher, in bed next to male student: "Well. I make love well."

Grammar Snobs are Great Big Meanies-June Casagrande

sabato 24 maggio 2008

Oggi

Ci son volte che parli con qualcuno, ma solo per sentire la tua voce, per dire a voce alta le cose, per dirtele. Io son fortunata, perchè ho qualcuno che mi permette di fare una cosa così, anzi, fa di più, me le ripete le cose che ho detto, senza aggiungere consigli (e ribadendolo anche "Guarda Claudia che non ti voglio dare un consiglio..."), e allora le senti due volte le parole che dici, e allora quello che hai dentro piano piano esce fuori e lo guardi in faccia anche se è difficile...

Oggi si suona, sicuro.

Domani bicicletta.

giovedì 22 maggio 2008

mmmmh

che bello la doccia con la musica... adesso mi asciugo e poi....chitarra...

...e questa è fatta!

Dato che la settimana scorsa mi sono simpaticamente fumata un 29 da frequentante ("sorry, you were supposed not to attend less than 4 hours, not classes!" "Ah...."), era fondamentale scamparmi almeno lo scritto di inglese con questa tesina...

Anche perchè se no a giugno mi salta la partecipazione ai saggi delle mie tre nanerottole, che è tutto quest'anno che studiano ste quattro canzoni, e rischio pure di cantargliele io! Che poi, faccio la preziosa ("no, dai, se c'è un'allieva di canto facciamo fare a lei... ma guardate che io sto benissimo anche se non canto! Anzi!)", ma in realtà mi diverto a cantare ai saggi, perchè quei 4 genitori hanno occhi solo per i loro figli e i miei amici che hanno preso questa brutta mania di venirmi a sentire (io glielo ho spiegato che il saggio non è il mio, ma quello dei miei bimbi!)mi vogliono bene anche se tiro una stecca!

E dire che da piccolina quando cantavo nel coro ogni volta che c'era un concerto dovevo uscire perchè sennò svenivo...
Alle volte la vita...

mercoledì 21 maggio 2008

Oggi sposi!















Foto da Filckr

Ieri si sono sposati Alessandro e Arianna, lei sfoggiava il suo anello, carino, ma un po' appariscente per i miei gusti. Lui aveva un espressione contenta. L'idea è stata di Arianna, ma ovviamente Ale era d'accordo, scelta un po' affrettata secondo me, ma così è!
Ieri ho anche saputo che a giorni si sarebbero sposati Caterina e Giovanni, lei non sembra convinta, ma lui sorride quando lo dice.

Non so, io aspetterei di saper scrivere il mio nome e cognome per sposarmi, ma i bambini all'asilo non si fanno di questi problemi, c'è da dire che poi fidanzamenti e matrimoni durano anche abbastanza...

Sto valutando seriamente l'idea di tornare alla scuola materna!!

acqua....

La giornata di ieri ha rasentato il diluvio. Vado all'Università e faccio appena in tempo ad entrare in dipartimento, che inizia a piovere veramente a secchiate, quando esco la situazione non cambia, e nonostante gli autobus fermino molto vicino a dove parto e a dove devo arrivare riesco comunque a bagnarmi.
In tutto questo torno a casa e tanto per cambiare piove anche qui, solo che non mi fermo a pensare che quando a novembre piove a casa mia si allagano le strade, e il sottopassaggio della pista ciclabile che mi porta a casa di solito si allaga, perché non è novembre...
Errore!
Allora prendo la bicicletta, senza aspettare che spiova, tanto bagnarmi devo bagnarmi, no? e parto, prendo la pista ciclabile con la mia "graziella da stazione" (una bici un tantinello scassata, se no in stazione me la fregano...), e mi avvio verso la pista ciclabile...
Il sottopassaggio è allagato, la mia bici ha dei freni decenti, ma non buonissimi, per arrivarci ovviamente si va in discesa...

...Indovinato?

venerdì 16 maggio 2008

Bisogno di certezze







immagine da Flickr: http://www.flickr.com/photos/pallettina/724629816/

C'è qualcosa di scientifico nei treni: se tu sei in ritardo, loro no. Ma se hai qualche minuto di anticipo... Il treno delle dieci è sempre in ritardo, matematico! (ha un intercity che viene da Siracusa davanti) Ma ieri che io ero in ritardo, aveva un anticipo di ben dieci minuti. Scientifico. Oggi? 20 minuti di ritardo. Scientifico. Che poi se ne annunciano 20 sono almeno 30, i 5 neanche li annunciano più, è considerato fuso orario. Non vi dico all'inizio del mese quanto volentieri pago l'abbonamento. Oggi mi è venuta in mente la pubblicità che facevano di trenitalia... me li immagino tutti i pendolari che inveivano! Perchè nello spot non vedevi l'interregionale che prendo io la mattina, no. Per TV vedevi l'eurostar, e la prima classe anche! C'era un ragazzo giovane con la zaino sulle spalle (ma avete idea di cosa costa un biglietto in eurostar????), che cerca posto. E una ragazza altrettanto giovane e carina (che per viaggiare in prima classe su un eurostar probabilmente ha già un posto in banca!), che gli dice: "C'è posto qui!"
Eh? Cosa?
Vieni a cercare un posto su quello delle 8 (e non dico quello delle 7 denominato "carro bestiame"). "C'è posto qui?!", dove?! sopra il treno, forse, che quando arrivo alla stazione dopo (località turistica) penso sempre che i tedeschi li mettiamo sul portabagagli. Vieni ad Aprile, con le comitive che vanno a Venezia a cercare un posto. Vagoni pieni di bambini urlanti o adolescenti compulsivi che non sanno star fermi e tu vorresti urlargli: "Mi hai rubato il posto? almeno vedi di star seduto che sennò le gambine te le metto in spalla io, ma letteralmente!". Ci son dei giorni che i controllori neanche si azzardano a mettere fuori il naso e segnalano con la bandierina barricati dentro la locomotiva, perchè se i passeggeri trovano uno con cui prendersela, il malcapitato potrebbe trovare sorte ben peggiore della morte.
Ma io lo capsico, sì lo capisco. Lo fanno per noi. Perchè in un'epoca di mutazioni come la nostra, bisogna avere delle certezze. E a prendere un treno in Italia sei sicuro che non sai quando parti e neanche quando arrivi.

giovedì 15 maggio 2008

capelli bianchi

Stamattina non ci ho fatto caso a farmi bene la riga in parte, e se non ci faccio caso succede che si intravedono dei capelli bianchi. Sono l'eredità di mia nonna, che diceva sempre "A me i primi capelli bianchi son venuti a 19 anni", e io replicavo "questo non vuol dire che debba succedere anche a me!" in effetti sono arrivata fino a 22-23 senza (o senza accorgermene), ma all'alba dei 25 devo stare attenta a come mi pettino (e dire che di solito non mi pettino...).

L'eredità di mia nonna non si ferma certo lì, la mia migliore amica mi ripete sempre che sono burbera come lei. Io non me la ricordo burbera, ma mi ricordo che se qualcuno non le andava a genio se ne accorgeva in poco meno di dieci secondi... sì, in effetti ho preso molto da lei! Faceva la sarta, lavorava con le mani, e ha lavorato praticamente tutti i giorni della sua vita. Sapeva essere molto buona (con me lo era sempre, anche quando io non capivo), mi ricorderò sempre quell'anno che dei muratori lavoravano in fianco alla sua casa e tra questi c'erano un padre e un figlio arrivati da un qualche paese dell'est. Lei a mezzogiorno preparava due panini e due caffè e glieli portava, intendiamoci, non che glielo avesse chiesto nessuno. Ecco perché poi quando inveiva contro le famiglie di colore che iniziavano ad abitare nella via non riuscivi a darle della razzista. Poi penso che la cosa che le dava davvero fastidio (oltre al ricordo di alcuni soldati americani) è che davano del tu a tutti e dicevano “ciao” a tutti. Una volta me l'ha detto “vedi quello lì? Lui mi dice sempre buongiorno”.

Era una donna d'altri tempi, mai portato un paio di pantaloni in vita sua, non si sognava neanche lontanamente di farsi la patente, e gli uomini che spingono i passeggini “sono ridicoli”, si vantava del fatto che “tuo nonno non ha mai lavato un piatto in vita sua”, va' a spiegarle il femminismo...

Rido e piango a ripensarla... perché mi manca

mercoledì 14 maggio 2008

Siamo proprio messi male...

Oggi giornata di quelle pessime, mi fa arrabbiare qualsiasi cosa che anche solo si muova, e sono bloccata davanti al computer a fare i "compiti"... Ancora ancora, quando devo riflettere sulle mie competenze interculturali, va bene, ma quando devo star rinchiusa tra spettrogrammi e formants e durate delle vocali in inglese....
....mi sembra di impazzire!

...oggi non mi salva neanche la musica!

lunedì 12 maggio 2008

Nottata in tenda a 1460 metri s.l.m.

Che figata di posto... Io della montagna non mi stanco mai, e soprattutto mi sorprendo sempre! Le nostre Alpi sono uno dei monumenti più favolosi (si dice? beh, lo dico lo stesso!) che abbiamo! da quando abbiamo iniziato a percorrere il tratto di autostrada nella provincia di Trento io ho iniziato a spalancare occhi e bocca, e l'unica cosa che riuscivo a dire era... "che bello!!"




Poi il fuoco la sera, condividere il cibo le chiacchere e i rumori di questi luoghi meravigliosi dove il sielnzio non esiste, tirar fuori la chitarra e cantare forte, perchè tanto la prima malga è talmente lontana da lì che è impossibile che ci sentano...








La notte ci ha fatto compagni il rumore del ruscello che c'era lì in fianco....



...e il girono dopo riesci ad abbandonare questi luoghi solo perchè sai che poi vi farai ritorno!

sabato 10 maggio 2008

Montagnaaaaaaaaaaaa!

Non avrei tempo e modo di concedermi un week-end del genere (esami che incombono!!) ma chissenefrega, e andiamo in montagna, a farci venire in mente com'era il freddo! a camminare un pochino, e sdraiarci sull'erba, a vedere l'ultima neve che ancora non si è sciolta, a mettere le mani nell'acqua fredda di un ruscello, a sentire che rumore fa la natura!!!!!!!!!!!!!!!!!
e stasera fuoco, chitarra e trappeur!
yes!!!!

mercoledì 7 maggio 2008

E' bene sapere che....

...una conversazione skype a tre non funziona! Poi tre donne non vi dico! Allora, la studentessa americana che è preoccupata di non fare abbastanza, e invece ha già fatto troppo ("I'll do it!", "No, E. it is too much!", "ok, I can do that!", "No, E., you've already done your work!", "Please can I do it?", " No, E., just keep on correcting our English!").
Quella che si è aggiunta tardi nel gruppo e vuol stravolgere il lavoro
("E se mettiamo...", "ma allora lo aggiungo io che non ho ancora fatto niente? e poi metto tutta una parte anche su...", "Hai visto le modifiche che ho fatto? Poi pensavo che si potrebbe aggiungere tutta la parte in italiano parallela a quella in inglese!").

Io che arrivo in diretta dall'Uni, ci ho messo una settimana a fare tutto il lavoro e ho voglia zero di ripensare tutta l'organizzazione della pagina ("scusate, possiamo andare con ordine?", "ok, secondo me è il caso di risistemare tutto senza rifare un lavoro già fatto!" "Va bene, ragazze, però la consegna è lunedì, cerchiamo di mettere in ordine quello che c'è aggiungere se proprio necessario e complicarci poco la vita?").

Aggiungi che il tutto era scritto all'inizio, perché non ho capito bene avevano iniziato in chat e continuavamo, quindi pezzi di discorso, gente che scrive in mezzo e poi dove si attacca sta roba qui? boh, non mi ricordo più cosa aveva scritto sopra, e la pen
na di Elena (N.d.R. l'icona che indica che l'altro sta scrivendo) si muove da mezz'ora, starà scrivendo un poema!! E il tutto rigorosamente in English!


"scusate, non è che possiamo tentare una telefonata?!?"

martedì 6 maggio 2008

Chiaccherate notturne...

Io e Arianna ci siamo conosciute alle 4 di mattina del 25 agosto 2007. Non perchè siamo assidue frequentatrici di discoteche, ma perchè lei era la mia compagna di tenda al Jam, ed è arrivata al campo a quell'ora. Ha aperto la tenda, io non so come mi son svegliata (di solito neanche le cannonate...) e mi ha detto "Ciao io sono quella che dovrebbe stare in tenda con te!" Io ho bofonchiato "Ti ho lasciato lo spazio per sistemarti", lei: "vado a prendere il resto della roba", io:"Non ti assicuro di essere ancora sveglia al tuo ritorno", e diavolo se mi conosco bene, quando è tornata dormivo perfettamente!

La mattina dopo ci svegliamo quasi in contemporanea: "Piacere, Arianna!" "Piacere Claudia!".
Da lì in poi ci si vedeva quasi solo di notte, tanto che alcuni dei miei compagnucci dicevano che mi ero inventata una compagna di tenda per poter rimanere da sola, mentre loro dovevano dividersi la tenda in 2 o 3. Tornavo in tenda, ci si raccontava com'era andata, all'inizio mi sgridava perchè tornavo troppo tardi, poi ha preso a tornare più tardi di me... Gli argomenti di conversazione erano molti, non ultimo, gli uomini...

Oggi, data la distanza fisica che ci separa, ci sentiamo molto via MSN e ogni volta non programmata, ma in notturna! Iniziamo verso le 21 e continuiamo fino a che una delle due non si rende conto che sono le 23 e qualcosa... e gli argomenti di conversazione sono ancora molti, non ultimo, gli uomini...

E quando parlo con lei trovo sempre un appoggio, una parola di comprensione, una persona che capisce i miei stati d'animo, che non mi giudica ma mi ascolta, che condivide i miei pensieri, poi ogni volta che parliamo scopriamo di avere amici in comune (della serie "è piccolo il mondo")! La nostra è un'amicizia un po' particolare, ma che sento ben radicata, di quelle che affiorano quando ne hai bisogno, e sono molto contenta che il caso (vogliamo chiamarlo così?) ci abbia messo in tenda insieme quella volta!

lunedì 5 maggio 2008

Abbiamo quasi vinto...

Ce le ho ancora negli occhi... le mie ragazze che si preparano alle sfide finali, che cercano il mio sguardo perché non ci credono di essere arrivate fino a lì. Io ho un'agitazione che poche volte nella mia vita, ma devo cercare il più possibile di essere impassibile, perché sono io che premierò il vincitore e le guardo solo quando sono impegnate a prepararsi tra di loro, perché non voglio che leggano un'aspettativa sul mio viso, perché io in realtà sono già contenta che siano arrivate quarte, ma penso a Maria e a tutti i sacrifici che ha fatto quest'anno, e che se lo merita di vincere.

Passano la prima semifinale, e io penso "brave le mie ragazze!".

Poi arriva il momento della finale e io lascio l'arbitraggio a chi di dovere, perché sennò non sarebbe corretto, fin qui dovevo solo leggere il cronometro che qualcun altro teneva, ma adesso la sfida è diretta. Ho le lacrime agli occhi ma non posso piangere (eppure mi farebbe così bene...), sono così orgogliosa di loro (chissà se poi riuscirò a dirglielo...). Loro sono tesissime, sentono il tifo degli altri ragazzi.

La finale non la passano e io non resisto, non potrei, ma tra le urla dei vincitori scivolo ad abbracciarle.

Poi torno indietro, adesso tocca la cerimonia, e tutto sommato sono anche contenta che vinca Francesco perché ormai è 5 anni che ce l'ho sotto gli occhi, ed è un bravo ragazzo, e l'ho vista la faccia che aveva durante la sfida, ci ha messo tutto stesso. Allora spengo il microfono e mentre gli consegno la bandierina glielo dico "Bravi ragazzi! Sono proprio contenta che abbiate vinto voi!".

Poi si chiude tutto e ci sono solo urla di gioia e sorrisi e ragazzi stanchi ma contenti e vado incontro alle "mie" ragazze le abbraccio di nuovo e glielo dico "sono fiera di voi ragazze!". Loro sono felici (non ho detto contente, ho detto FELICI!), Maria ha gli occhi lucidi e mi fa "Possiamo andare a congratularci con i vincitori?".
E lì dimentico tutto, le delusioni, la fatica, le arrabbiature, gli impegni, le litigate con i genitori, la paura di non essere in grado, di non essere all'altezza e mi rimane solo la gioia di credere nei miei ragazzi, e di volergli bene, non perché sono arrivati fino a lì, ma perché hanno voluto credere in qualcosa e lo hanno fatto fino in fondo, e penso a quanto sono fortunata!

domenica 4 maggio 2008

Porca miseria!!!

C'era Baricco da Fazio stasera e io sono riuscita a beccare solo il finale!!!!!!
Per fortuna che ho Fastweb e domani me la riguardo se no adesso mi starei già flagellando...

giovedì 1 maggio 2008

Non facciam di ogni lacrima un pianto...

Non sono una persona a cui piace urlare, tutt'altro, mi piacciono le parole dette a mezza voce, e spesso mi sento chiedere "come?". Chiara (che ora vive in Germania con il suo fidanzato, che non mi piace), dice che borobotto, che sono come le pentole di fagioli (in Polesine è un'immagine che rende l'idea!). Insomma, amo tenermi al di sotto dei 40 decibel!

Il risultato è che poi quando mi arrabbio, oltre a delle parole un po' brusche (e molto in dialetto), invece di venirmi fuori grida, mi cascan le lacrime, per quanto mi sforzi è sempre stato così, anche da bambina...

...e anche l'altra sera, mentre discutevo (io, perché lei invece non sa fare altro che urlare) con la mia responsabile di zona (niente lavoro, solo associazione). Risultato: il giorno dopo fioccano telefonate. "Come stai?", "Non te la prendere..", "Guarda son d'accordo con te e non pensare a quello che ti ha detto...", "Dai, che poi chiariamo...".
Non che la solidarietà non faccia piacere, eh! Però ogni tanto mi piacerebbe mettere i cartelli "Sono lacrime da incazzatura!"