giovedì 27 marzo 2008

Dall'estero ci guardano, e ci vedono così...

Articolo di qualche mese fa che è venuto fuori oggi mentre preparavo la lezione di inglese per la mia "allieva". Tratto dal “The Independent”, che per chi non fosse pratico di giornali Britannici è un giornale serio non politicamente schierato (diciamo l’equivalente del nostro “Corriere della Sera” dei tempi migliori). Come dice sempre il mio prof. d’inglese <>.

La traduzione è mia, e metto il testo originale perchè non si dica che ho falsato il testo!

Leading article: Arrivederci, Signor Prodi

Saturday, 26 January 2008

The trouble with having Romano Prodi as Prime Minister of Italy – or the benefit, depending how you looked at it – was that the rest of Europe had to start treating Italy seriously. Gone was the dubious showmanship of Silvio Berlusconi, replaced by Mr Prodi's sober suits, grave mien and proven competence. Gone, too, it seemed, was the interminable carousel of unstable governments. For, despite regular predictions that his coalition would collapse, it turned out to be surprisingly durable. Until Thursday night, that is, when he resigned after losing a vote of confidence in Parliament.

In 20 months in office, Mr Prodi brought an unaccustomed sense of solidity to the complex business of governing Italy. Now, in all probability, the country faces new elections. At worst, this will return the Berlusconi circus to power – with deleterious consequences not just for Italy but for Europe. At best, Mr Prodi will get another chance. The consolation in the meantime is that no country is more adept than Italy at managing without any government at all.

Lo svantaggio di avere come primo ministro italiano Romano Prodi (o il vantaggio, dipende da come si guarda la faccenda) era che le nazioni europee avevano iniziato a trattare seriamente l’Italia. Se n’era andato Silvio Berlusconi con i suoi modi da showman, rimpiazzato dagli abiti sobri di Romano Prodi, dai suoi modi austeri e la sua provata competenza. Pareva se ne fosse andato anche l’interminabile carosello di governi instabili, dato che, nonostante regolari previsioni di una caduta della sua coalizione, si è rivelato sorprendentemente duraturo. Fino a giovedì notte, quando ha dato le dimissioni dopo il voto di sfiducia in Parlamento.

In 20 mesi di mandato Prodi ha portato un ormai inusuale senso di solidità nel complesso mestiere di governare l’Italia. Ora, molto probabilmente il paese andrà incontro a nuove elezioni. Nella peggiore delle ipotesi questo porterà al ritorno del circo di Berlusconi al potere (con deleterie conseguenze non solo per l’Italia, ma per tutta l’Europa). Nella migliore Prodi avrà un’altra opportunità. Nel frattempo l’unica consolazione è che non c’è paese più adatto dell’Italia a non essere governato affatto.

P.S. La cosa che mi fa morire dal ridere quando leggo questi articoli (perché per il resto c’è solo da piangere…) è quel Mr che loro mettono ovunque, un po’ come se noi dicessimo il signor Tony Blair…e showmanship? Rende l’idea se sai l’inglese, ma tradurlo è tutta un’altra storia!

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